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RIFARSI IL NASO - RINOPLASTICA

Si chiama "Let-down" ed è una tecnica chirurgica ideale quando bisogna eseguire correzioni di precisione, anche minime, con pochi rischi di insuccesso.
Il ritocco chirurgico del naso è tra gli interventi più eseguiti, soprattutto prima dei 30 anni, senza distinzione di sesso. Già a 16 anni una ragazza (17/18 anni un ragazzo), ha completato lo sviluppo della struttura ossea e può ricorrere alla rinoplastica per eliminare un difetto di questa parte del viso. Ma non sono rari gli interventi anche dopo i 60 anni.
E’ l'abilità del chirurgo a far sì che il viso e il naso risultino in armonia anche dopo l'operazione. Cioè che il "nuovo" naso non sembri innaturale e che l'operazione sia di per sé invisibile. Oggi, per migliorare la forma del naso, quando la necessità è quella di eliminare una gobba (il gibbo) o ridimensionare un naso troppo grande sproporzionato rispetto al volto senza stravolgere la fisionomia del viso e la naturalezza dell'espressione, si può ricorrere a una tecnica innovativa anche se non nuovissima: la "let-down".
Meno invasiva dei metodi classici, per questo definita "dolce", è capace di garantire risultati rispettosi anche della funzionalità del naso.

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In quali casi è indicata
La tecnica Let-down è indicata quando è necessario ridisegnare il profilo eliminando una gobba (o gibbo), ridimensionare il naso con un risultato molto naturale.
Anche quando il difetto non è troppo evidente e si desidera una correzione minima, questo intervento si rivela ideale perché allontana il rischio di iper-correzione, cioè di dar luogo a un naso con la punta all'insù o esageratamente stretto.
E’ da preferire all'intervento classico quando la pelle del naso è troppo sottile: in questo caso infatti la pelle potrebbe far trasparire le modifiche eseguite al di sotto e piccole eventuali irregolarità della correzione ossea del dorso nasale.
Si ricorre alla rinoplastica classica quando il naso ha già subito un intervento. O quando la correzione riguarda un naso "complicato" cioè molto torto.
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Prima, durante e dopo
1) La visita preliminare
La visita preliminare è molto importante sia per chi si sottopone all'intervento, che per il chirurgo che lo esegue. E, ovviamente, ai fini della pianificazione dell'operazione. Se il chirurgo sembra troppo frettoloso ed elude le domande di chiarimento che gli vengono poste, allora può valere la pena sentire il parere di un altro professionista. Allo stesso tempo anche il chirurgo sfrutta la prima visita per capire le reali motivazioni che spingono a richiedere l'intervento (prima di un eventuale pentimento a cose già fatte), la personalità del "paziente" e la tecnica più giusta da mettere in pratica (non sempre, infatti, è possibile eseguire la let-down).
A tale scopo esegue un'attenta osservazione del naso da tutti i punti di vista e angolazioni (documentata con fotografie), procede con una palpazione interna ed esterna della piramide nasale, verifica con i suoi strumenti professionali la presenza eventuale di problematiche interne che riguardano la funzionalità del naso.
Propone l'intervento e ne spiega le potenzialità e caratteristiche. Prospetta i risultati che si possono ottenere. Se tutto è in linea, desideri e possibilità, allora si può procedere all'elaborazione di un vero e proprio progetto. Tra la prima visita e la data dell'intervento è necessario eseguire alcuni esami di routine.
L’operazione
L'intervento dura poco più di un'ora e viene eseguito in anestesia generale. Nonostante questo, quasi sempre, è possibile tornare a casa a dormire dopo qualche ora di osservazione (day hospital). Si tratta di una tecnica "chiusa", in cui cioè il chirurgo lavora dall'interno del naso senza lasciare cicatrici esterne. Esegue infatti due incisioni all'interno delle narici e da queste introduce gli strumenti di chirurgia endoscopica, molto piccoli e sottili, con cui eseguirà le correzioni necessarie. Non viene toccato il "tetto" del naso: la riduzione e l'abbassamento di tutta la piramide o della porzione che ne ha bisogno, avviene con modifiche della parte sottostante della struttura.
Durante l'intervento estetico può essere eseguita anche qualche correzione funzionale, se necessaria, per migliorare la respirazione.
Per quel che riguarda la punta (forma, grandezza e proporzione), questa viene modificata e rimodellata agendo sulle cartilagini in modo che il risultato complessivo sia armonioso.

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Dopo l’intervento
Dopo l'intervento vengono applicati tamponi morbidi nelle narici e un'incerottatura. Quest'ultima deve essere eseguita con calma e precisione perché potrebbe compromettere il risultato finale anche di un'operazione ben eseguita.
Per velocizzare la riduzione del gonfiore postoperatorio, sulla parte può essere applicato un po' di ghiaccio.
Dopo un giorno possono essere rimossi i tamponi dalle narici. La respirazione può essere più o meno difficoltosa (con un disagio paragonabile a quello di un raffreddore) per qualche settimana. Per quel che riguarda il gonfiore di tutto il naso e i lividi che compaiono sotto gli occhi, questi vanno via nel giro di una settimana. E dopo 10 giorni è possibile tornare al lavoro.


2) Le sue peculiarità
La Let-down (in inglese "abbassamento") può essere considerata una tecnica "dolce" pur trattandosi di chirurgia. Questo perché rispetto alla rinoplastica tradizionale è meno traumatica. Prevede infatti scollamenti meno estesi, pochi e piccoli tagli. In pratica per ottenere un rimpicciolimento del naso, il chirurgo non agisce con lo scalpello sul dorso osseo ma tutta la struttura viene abbassata dalla base, dall'interno. Questo traumatizza meno tutta la struttura nasale, preserva circolazione sanguigna e linfatica, con un vantaggio anche dal punto di vista del recupero post-operatorio e dei disagi che solitamente sono legati all'intervento di rinoplastica. Leggermente più complesso dal punto di vista tecnico, deve essere eseguito da un chirurgo che abbia dimestichezza con questo tipo di operazione e grande esperienza chirurgica.

3) La struttura del naso
Il naso è una piramide formata da una parte superiore, una intermedia e una inferiore.
* Il segmento superiore, il dorso, è costituito dalle ossa nasali, la parte rigida che dalla radice posta tra gli occhi, sporge in avanti lungo il viso.
* La parte intermedia del naso è costituita dalle due cartilagini triangolari e dal setto nasale cartilagineo. La sua porzione anteriore e inferiore (che contribuisce a formare la columella, cioè la parete intermedia fra te due narici) è importante perché costituisce un supporto per la punta del naso.
* Infine c'è la punta, la parte inferiore del naso. È costituita da due cartilagini a ferro di cavallo, dette "alari", che costituiscono lo scheletro della punta e delle ali del naso. Sulle cartilagini alari si inseriscono due paia di muscoli: i dilatatori dell'ala (per aprire e chiudere le narici) e i depressori del setto (per alzare e abbassare la punta).

 

Fa male rifarsi il naso?

se stiamo parlando di un' operazione estetica è un discorso, se invece c'èra una frattura o un trauma è un altro e in questo caso ovviamente fa più male. Interventi come settorinoplastica non fanno particolarmente male e poi la felicità di respirare finalmente bene fa sicuramente dimenticare tutto. All'inizio ci sono dei lividi sotto gli occhi, per il sangue perso, e un po' di gonfiore; bisogna medicarsi tutti i giorni con un gel che va applicato con un cottonfioc, per liberare le narici.

naso rifatto

La prima notte dopo l’intervento di rinoplastica
Dopo l'intervento il chirurgo inserisce dei tamponi occlusivi all' interno delle narici, una medicazione rigida sul dorso del naso, e avrete una piccola garza sotto del naso oltre ai tamponi all' interno delle narici, in modo da assorbire eventuali secrezioni nasali.

Se tale garza si macchia di sangue, il vostro medico vi spiegherà come cambiarla se necessario e comunque il giorno dopo l'intervento questa garza può essere rimossa tranquillamente.
Il chirurgo vi indicherà e prescriverà i farmaci e le vitamine che dovrete assumere dopo l'intervento.

Dopo l’intervento di rinoplastica, fastidio e dolore
Per alleviare il fastidio ed il dolore conseguente l'intervento, è sempre importante che comunque evitiate di assumere prodotti a base di acido acetilsalicilico, ma prendete i farmaci antidolorifici che vi sono stati prescritti

Come ci si sente dopo la rinoplastica
In questo momento del post-operatorio solitamente ci si sente stanchi e sonnolenti, quale effetto secondario dei farmaci usati per la sedazione e l' anestesia:
E’ consigliabile riposare a letto con la testa sollevata e mettere del ghiaccio sulla fronte e sugli occhi per ridurre il gonfiore.
E' normale che durante i primi giorni dopo l'intervento insorga nel paziente una lieve depressione.

Cosa mangiare e quando mangiare dopo la rinoplastica
A seconda del tipo di anestesia impiegato variano i tempi dopo i quali potrete mangiare qualcosa:
Se l’intervento si è svolto in anestesia generale solitamente sono sufficienti 4-6 ore dall’intervento, ma in ogni caso è consigliabile evitate cibi molto caldi o che vi costringano a masticare con forza.
Può essere utile assumere i cibi, almeno inizialmente, con una cannuccia, ma soltanto liquidi non molto densi per evitare gli sforzi che possono causare sanguinamenti.


Il labbro superiore
Il labbro superiore può essere un po' gonfio dopo l'intervento, e per la prima settimana evitate di parlare troppo a lungo o di ridere troppo, usate con cautela lo spazzolino da denti, non consumate gomma da masticare e fate attenzione quando asciugate il labbro superiore.

La febbre dopo l'intervento di rinoplastica
Una leggera febbre, che comunque non dovrebbe superare i 38 gradi nei primi due giorni dopo la rinoplastica, è del tutto normale.
Se è più alta, o se la temperatura aumenta, contattate il vostro medico per sicurezza.

Ripresa delle attività dopo l'intervento
Da evitare decisamente per le prime due settimane post-operatorie, e comunque evitate ogni attività che possa causare rapidi aumenti della pressione del sangue per le prime quattro settimane come ad esempio sollevare dei pesi, piegarvi in avanti o svolgere lavori domestici faticosi o stressanti, in quanto potrebbe causare dei sanguinamenti.
Anche l'attività sessuale così come lo sport e l’attività fisica, può aumentare la pressione sanguigna e quindi dev’essere sospesa per le prime due settimane.

Rinoplastica - lividi ed ematomi
Dopo la rinoplastica potrete avere dei lividi più o meno visibili,spesso distribuiti in maniera asimmetrica sui due lati del viso, ma la loro evoluzione prevede un graduale cambiamento di colore dal rosso al verde e poi al giallo, fino a quando, circa due settimane dopo, scompaiono completamente.

Indicazioni generali post-intervento
Per il primo mese evitate di prendere il sole a lungo, e utilizzate sempre un cappello e una crema solare con protezione totale.
Non soffiare il naso per le prime due settimane, e delicatamente dopo la terza settimana con le narici contemporaneamente. E’ possibile e consentito tirare su con il naso anche subito dopo l'intervento.
Gli starnuti dopo la rinoplastica sono abbastanza comuni, a causa dell’irritazione della mucosa. Starnutite con la bocca aperta, senza che l'aria passi nel naso, e se lo stimolo diviene troppo frequente è possibile assumere degli antiistaminici o dei decongestionanti.
Non appoggiate gli occhiali sul naso nelle prime due settimane dopo l'intervento, ma preferite le lenti a contatto, che potrete utilizzare a partire dal giorno dopo l'intervento.
L’automobile può essere guidata dopo 24 ore, quando l' effetto dei sedativi e dell' anestesia è completamente svanito.
Non bere alcolici per 2-3 giorni dopo la rinoplastica, o mentre prendete i farmaci antidolorifici, e non fumare nella prima settimana dopo l'intervento.
Già a partire dal giorno dopo l'intervento, si possono lavare i capelli e fare una doccia (evitate l’acqua troppo calda o bollente) evitando di bagnare le medicazioni sul naso.

Tratto da: quellochenonsai.com - wikipedia

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