In
quali casi è indicata
La tecnica Let-down è indicata quando è
necessario ridisegnare il profilo eliminando una gobba
(o gibbo), ridimensionare il naso con un risultato molto
naturale.
Anche quando il difetto non è troppo evidente
e si desidera una correzione minima, questo intervento
si rivela ideale perché allontana il rischio
di iper-correzione, cioè di dar luogo a un naso
con la punta all'insù o esageratamente stretto.
E’ da preferire all'intervento classico quando
la pelle del naso è troppo sottile: in questo
caso infatti la pelle potrebbe far trasparire le modifiche
eseguite al di sotto e piccole eventuali irregolarità
della correzione ossea del dorso nasale.
Si ricorre alla rinoplastica classica quando il naso
ha già subito un intervento. O quando la correzione
riguarda un naso "complicato" cioè
molto torto. |
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Prima, durante e dopo
1) La visita preliminare
La visita preliminare è molto importante sia per
chi si sottopone all'intervento, che per il chirurgo che
lo esegue. E, ovviamente, ai fini della pianificazione dell'operazione.
Se il chirurgo sembra troppo frettoloso ed elude le domande
di chiarimento che gli vengono poste, allora può
valere la pena sentire il parere di un altro professionista.
Allo stesso tempo anche il chirurgo sfrutta la prima visita
per capire le reali motivazioni che spingono a richiedere
l'intervento (prima di un eventuale pentimento a cose già
fatte), la personalità del "paziente" e
la tecnica più giusta da mettere in pratica (non
sempre, infatti, è possibile eseguire la let-down).
A tale scopo esegue un'attenta osservazione del naso da
tutti i punti di vista e angolazioni (documentata con fotografie),
procede con una palpazione interna ed esterna della piramide
nasale, verifica con i suoi strumenti professionali la presenza
eventuale di problematiche interne che riguardano la funzionalità
del naso.
Propone l'intervento e ne spiega le potenzialità
e caratteristiche. Prospetta i risultati che si possono
ottenere. Se tutto è in linea, desideri e possibilità,
allora si può procedere all'elaborazione di un vero
e proprio progetto. Tra la prima visita e la data dell'intervento
è necessario eseguire alcuni esami di routine.
L’operazione
L'intervento dura poco più di un'ora e viene eseguito
in anestesia generale. Nonostante questo, quasi sempre,
è possibile tornare a casa a dormire dopo qualche
ora di osservazione (day hospital). Si tratta di una tecnica
"chiusa", in cui cioè il chirurgo lavora
dall'interno del naso senza lasciare cicatrici esterne.
Esegue infatti due incisioni all'interno delle narici e
da queste introduce gli strumenti di chirurgia endoscopica,
molto piccoli e sottili, con cui eseguirà le correzioni
necessarie. Non viene toccato il "tetto" del naso:
la riduzione e l'abbassamento di tutta la piramide o della
porzione che ne ha bisogno, avviene con modifiche della
parte sottostante della struttura.
Durante l'intervento estetico può essere eseguita
anche qualche correzione funzionale, se necessaria, per
migliorare la respirazione.
Per quel che riguarda la punta (forma, grandezza e proporzione),
questa viene modificata e rimodellata agendo sulle cartilagini
in modo che il risultato complessivo sia armonioso.
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Dopo
l’intervento
Dopo l'intervento vengono applicati tamponi morbidi
nelle narici e un'incerottatura. Quest'ultima deve
essere eseguita con calma e precisione perché
potrebbe compromettere il risultato finale anche di
un'operazione ben eseguita.
Per velocizzare la riduzione del gonfiore postoperatorio,
sulla parte può essere applicato un po' di
ghiaccio.
Dopo un giorno possono essere rimossi i tamponi dalle
narici. La respirazione può essere più
o meno difficoltosa (con un disagio paragonabile a
quello di un raffreddore) per qualche settimana. Per
quel che riguarda il gonfiore di tutto il naso e i
lividi che compaiono sotto gli occhi, questi vanno
via nel giro di una settimana. E dopo 10 giorni è
possibile tornare al lavoro. |
2) Le sue peculiarità
La Let-down (in inglese "abbassamento") può
essere considerata una tecnica "dolce" pur trattandosi
di chirurgia. Questo perché rispetto alla rinoplastica
tradizionale è meno traumatica. Prevede infatti scollamenti
meno estesi, pochi e piccoli tagli. In pratica per ottenere
un rimpicciolimento del naso, il chirurgo non agisce con
lo scalpello sul dorso osseo ma tutta la struttura viene
abbassata dalla base, dall'interno. Questo traumatizza meno
tutta la struttura nasale, preserva circolazione sanguigna
e linfatica, con un vantaggio anche dal punto di vista del
recupero post-operatorio e dei disagi che solitamente sono
legati all'intervento di rinoplastica. Leggermente più
complesso dal punto di vista tecnico, deve essere eseguito
da un chirurgo che abbia dimestichezza con questo tipo di
operazione e grande esperienza chirurgica.
3) La struttura
del naso
Il naso è una piramide formata da una parte superiore,
una intermedia e una inferiore.
* Il segmento superiore, il dorso, è costituito dalle
ossa nasali, la parte rigida che dalla radice posta tra
gli occhi, sporge in avanti lungo il viso.
* La parte intermedia del naso è costituita dalle
due cartilagini triangolari e dal setto nasale cartilagineo.
La sua porzione anteriore e inferiore (che contribuisce
a formare la columella, cioè la parete intermedia
fra te due narici) è importante perché costituisce
un supporto per la punta del naso.
* Infine c'è la punta, la parte inferiore del naso.
È costituita da due cartilagini a ferro di cavallo,
dette "alari", che costituiscono lo scheletro
della punta e delle ali del naso. Sulle cartilagini alari
si inseriscono due paia di muscoli: i dilatatori dell'ala
(per aprire e chiudere le narici) e i depressori del setto
(per alzare e abbassare la punta).
Fa
male rifarsi il naso?
se stiamo parlando di
un' operazione estetica è un discorso, se invece
c'èra una frattura o un trauma è un
altro e in questo caso ovviamente fa più male.
Interventi come settorinoplastica non fanno particolarmente
male e poi la felicità di respirare finalmente
bene fa sicuramente dimenticare tutto. All'inizio
ci sono dei lividi sotto gli occhi, per il sangue
perso, e un po' di gonfiore; bisogna medicarsi tutti
i giorni con un gel che va applicato con un cottonfioc,
per liberare le narici. |
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La prima notte dopo
l’intervento di rinoplastica
Dopo l'intervento il chirurgo inserisce dei tamponi occlusivi
all' interno delle narici, una medicazione rigida sul dorso
del naso, e avrete una piccola garza sotto del naso oltre
ai tamponi all' interno delle narici, in modo da assorbire
eventuali secrezioni nasali.
Se tale garza si macchia di
sangue, il vostro medico vi spiegherà come cambiarla
se necessario e comunque il giorno dopo l'intervento questa
garza può essere rimossa tranquillamente.
Il chirurgo vi indicherà e prescriverà i farmaci
e le vitamine che dovrete assumere dopo l'intervento.
Dopo l’intervento
di rinoplastica, fastidio e dolore
Per alleviare il fastidio ed il dolore conseguente l'intervento,
è sempre importante che comunque evitiate di assumere
prodotti a base di acido acetilsalicilico, ma prendete i
farmaci antidolorifici che vi sono stati prescritti
Come ci si sente dopo
la rinoplastica
In questo momento del post-operatorio solitamente ci si
sente stanchi e sonnolenti, quale effetto secondario dei
farmaci usati per la sedazione e l' anestesia:
E’ consigliabile riposare a letto con la testa sollevata
e mettere del ghiaccio sulla fronte e sugli occhi per ridurre
il gonfiore.
E' normale che durante i primi giorni dopo l'intervento
insorga nel paziente una lieve depressione.
Cosa mangiare e quando
mangiare dopo la rinoplastica
A seconda del tipo di anestesia impiegato variano i tempi
dopo i quali potrete mangiare qualcosa:
Se l’intervento si è svolto in anestesia generale
solitamente sono sufficienti 4-6 ore dall’intervento,
ma in ogni caso è consigliabile evitate cibi molto
caldi o che vi costringano a masticare con forza.
Può essere utile assumere i cibi, almeno inizialmente,
con una cannuccia, ma soltanto liquidi non molto densi per
evitare gli sforzi che possono causare sanguinamenti.
Il labbro superiore
Il labbro superiore può essere un po' gonfio dopo
l'intervento, e per la prima settimana evitate di parlare
troppo a lungo o di ridere troppo, usate con cautela lo
spazzolino da denti, non consumate gomma da masticare e
fate attenzione quando asciugate il labbro superiore.
La febbre dopo l'intervento
di rinoplastica
Una leggera febbre, che comunque non dovrebbe superare i
38 gradi nei primi due giorni dopo la rinoplastica, è
del tutto normale.
Se è più alta, o se la temperatura aumenta,
contattate il vostro medico per sicurezza.
Ripresa delle attività
dopo l'intervento
Da evitare decisamente per le prime due settimane post-operatorie,
e comunque evitate ogni attività che possa causare
rapidi aumenti della pressione del sangue per le prime quattro
settimane come ad esempio sollevare dei pesi, piegarvi in
avanti o svolgere lavori domestici faticosi o stressanti,
in quanto potrebbe causare dei sanguinamenti.
Anche l'attività sessuale così come lo sport
e l’attività fisica, può aumentare la
pressione sanguigna e quindi dev’essere sospesa per
le prime due settimane.
Rinoplastica - lividi
ed ematomi
Dopo la rinoplastica potrete avere dei lividi più
o meno visibili,spesso distribuiti in maniera asimmetrica
sui due lati del viso, ma la loro evoluzione prevede un
graduale cambiamento di colore dal rosso al verde e poi
al giallo, fino a quando, circa due settimane dopo, scompaiono
completamente.
Indicazioni generali
post-intervento
Per il primo mese evitate di prendere il sole a lungo, e
utilizzate sempre un cappello e una crema solare con protezione
totale.
Non soffiare il naso per le prime due settimane, e delicatamente
dopo la terza settimana con le narici contemporaneamente.
E’ possibile e consentito tirare su con il naso anche
subito dopo l'intervento.
Gli starnuti dopo la rinoplastica sono abbastanza comuni,
a causa dell’irritazione della mucosa. Starnutite
con la bocca aperta, senza che l'aria passi nel naso, e
se lo stimolo diviene troppo frequente è possibile
assumere degli antiistaminici o dei decongestionanti.
Non appoggiate gli occhiali sul naso nelle prime due settimane
dopo l'intervento, ma preferite le lenti a contatto, che
potrete utilizzare a partire dal giorno dopo l'intervento.
L’automobile può essere guidata dopo 24 ore,
quando l' effetto dei sedativi e dell' anestesia è
completamente svanito.
Non bere alcolici per 2-3 giorni dopo la rinoplastica, o
mentre prendete i farmaci antidolorifici, e non fumare nella
prima settimana dopo l'intervento.
Già a partire dal giorno dopo l'intervento, si possono
lavare i capelli e fare una doccia (evitate l’acqua
troppo calda o bollente) evitando di bagnare le medicazioni
sul naso.
Tratto da: quellochenonsai.com
- wikipedia
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